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Nel 2019 il Governo ha introdotto la cosidetta Quota 100 per il pensionamento anticipato rispetto all’età di vecchiaia a quei lavoratori che hanno già maturato almeno 62 anni di età e 38 di contributi. Il provvedimento tra il 2019 e il 2028 comporterà oneri aggiuntivi per 46 miliardi e 2,3 milioni di assegni dati in anticipo rispetto alle regole precedenti il decreto.
Secondo la Ragioneria dello Stato il costo sarà di 63 miliardi da qui al 2036.

Ecco cosa prevede la norma Quota 100:

QUOTA 100 PER TRE ANNI: potrà andare in pensione chi aveva compiuto 62 anni e ha maturato 38 anni di contributi.chi aveva almeno 62 anni. L’anticipo massimo può arrivare a cinque anni se si sono appena compiuti i 62 anni di età dato che per l’accesso alla pensione di vecchiaia l’età minima è di 67 anni.

LAVORATORI PUBBLICI : i lavoratori pubblici devono inoltrare la domanda di collocamento a riposo all’amministrazione almeno sei mesi prima dell’uscita . Ai lavoratori pubblici che vanno in pensione con Quota 100 il Tfs viene erogato solo al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata previsti dalla riforma Fornero ma viene anticipata una cifra fino a 45 mila euro grazie ad un accordo con le banche.

PENSIONE ANTICIPATA INDIPENDENTE DALL’ETA’: si può continuare ad andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica se si hanno almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) ma è prevista comunque una finestra trimestrale. Viene quindi annullato l’incremento scattato nel 2019 (di cinque mesi a 43 anni e tre mesi) e vengono sospesi eventuali aumenti legati all’aspettativa di vita fino al 31dicembre 2026.

FONDI SOLIDARIETA’: in caso di accordo sindacale con il datore di lavoro è possibile l’inserimento del lavoratore che raggiunga i requisiti per quota 100 entro tre anni in un fondo di solidarietà con un assegno di sostegno al reddito. Quindi la norma riguarda i lavoratori nati entro il 1962 (che avranno quindi 59 anni nel 2021, ultimo anno della sperimentazione) con almeno 35 anni maturati entro quell’anno.

PACE CONTRIBUTIVA: nel triennio 2019-21 è possibile coprire i buchi contributivi (per i quali non sussista obbligo contributivo). La facoltà è data solo a coloro che sono interamente nel sistema contributivo e che quindi non hanno anzianità contributiva precedente il 31 dicembre 1995 e per una durata massima di cinque anni.

RISCATTO LAUREA: con un pagamento minimo si possono riscattare anche gli anni di laurea ma solo se si hanno meno di quarantacinque anni di età.


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