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Dall’inizio di gennaio ha iniziato a diffondersi tra i Paesi dell’Unione Europea l’idea di introdurre un “passaporto vaccinale”: un documento che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 e che darebbe ai vaccinati alcuni vantaggi, dalla libera circolazione all’interno dei confini UE, fino all’accesso a bar, ristoranti, cinema e concerti.

L’idea è stata proposta in prima battuta dal Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis ed è stata accolta con grande favore dalla Commissione Europea e dalla presidente von der Leyen. L’argomento ovviamente è abbastanza spinoso e apre tutta serie di questioni che spaziano tra varie tematiche: etiche, giuridiche, economiche e sociali a cui le singole amministrazioni pubbliche nazionali stanno cercando di trovare una risposta nell’interesse di tutti. 

Già in Inghilterra il Ministro degli Esteri James Cleverly ha ipotizzato l’introduzione di una certificazione che consentirebbe ai cittadini del Regno Unito di poter viaggiare all’estero quest’estate senza doversi sottoporre a protocolli sanitari anti Covid istituiti dai Paesi esteri. Alcuni stati membri hanno già iniziato a rilasciare le certificazioni di vaccinazione, prima tra tutti l’Islanda che ha iniziato a rilasciare le certificazioni già dal 21 gennaio scorso.  stanno già rilasciando i propri certificati ai cittadini che sono stati vaccinati.

Anche Spagna e Portogallo si sono dichiarate favorevoli all’utilizzo di un passaporto vaccinale. Il ministro degli esteri spagnolo Arancha Gonzalez ha dichiarato “La certificazione del vaccino è qualcosa verso cui stiamo andando inevitabilmente” durante un’intervista alla radio nazionale RNE “sarà un elemento molto importante per garantire un sicuro ritorno alla mobilità”. Dal Portogallo, invece, il ministro dell’Interno Eduardo Cabrita sostiene che il passaporto vaccinale renderebbe la situazione molto più facile da gestire. Anche Cipro sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda, annunciando che abolirà i requisiti sanitari come i test e la quarantena per i viaggiatori che potranno dimostrare di essere vaccinati.

Il governo svedese spera di poter iniziare ad emettere certificati digitali entro giugno che permetteranno di viaggiare e partecipare ad eventi pubblici e culturali. La Danimarca sta valutando l’ipotesi di un registro online a cui si potrebbe accedere per verificare lo stato di vaccinazione, che potrebbe essere attivo entro la fine di febbraio. “Sarà un passaporto extra che potrai avere sul cellulare per documentare che sei vaccinato” ha dichiarato il ministro delle finanze danese Morten Boedskov. 

In Italia il tema è delicato ma l’atteggiamento generale è abbastanza favorevole. Con il nuovo Governo Draghi in fase di formazione è probabile che questo diventi uno dei temi centrali nel dibattito politico. 


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