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“L’Italia fuori dal lockdown entro la Festa della Repubblica”: l’annuncio del ministro del Turismo Garavaglia.

Nell’intervista il ministro del Turismo spiega che nei prossimi giorni il Governo comincerà a programmare le riaperture per alcune attività; Garavaglia promette una tabella di marcia che riporti, settore per settore, l’impegno del governo alla riapertura, con protocolli più stringenti nella fase iniziale che verranno allentati con la riduzione dei contagi.
Per aprile promette la riapertura delle attività di ristorazione “se ci sono le condizioni”. 

Si è parlato anche di piani per la stagione estiva: il ministro dice di stare lavorando per farla ripartire già da maggio, almeno per le spiagge e le zone balneari, con protocolli rafforzati in una fase iniziale che verranno rivisti qualora le condizioni lo permettano. Si è parlato anche di isole Covid free e di Green Pass: da quanto riferito nell’intervista, grazie al Green Pass sarà possibile verificare se una persona ha fatto il vaccino o meno, se ha avuto il Covid e quindi se sono presenti anticorpi, se ha fatto il tampone e il relativo esito. 

Per Garavaglia comunque la cosa più importante è dare una prospettiva agli italiani circa la ripartenza del Paese. In ogni caso, enfatizza il ministro, “entro la festa della Repubblica dovrà essere aperto tutto o quasi tutto”.
Ovviamente l’attuabilità della tabella di marcia dipende anche dal piano vaccinale.
Da tempo la Lega sostiene la necessità di programmare e calendarizzare per quanto possibile le riaperture. “Ci sono attività che puoi aprire il giorno dopo senza troppi intoppi” continua il ministro “altre che hanno bisogno di settimane se non di mesi di anticipo per programmare l’apertura. Ogni settore ha una storia a sé”. Il Comitato Tecnico Scientifico, intanto, si riunirà già da questa settimana per cominciare a valutare la questione della ripresa delle attività.

Dato l’elevato numero di contagi nei mesi di marzo e aprile, il Governo ha ritenuto opportuno evitare l’apertura di zone gialle per tutelare la popolazione dalla variante inglese che, come sappiamo, ha una maggiore capacità di diffusione. I risultati di questa operazione sono incoraggianti: si è visto un deciso calo dell’incidenza e dell’RT e una diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva. Parallelamente è aumentato anche il numero di vaccini somministrati, che ad oggi si è assestato intorno alle 300.000 dosi al giorno.
La riapertura sarà comunque veicolata da scelte “selettive e ponderate”, come ribadisce il presidente del consiglio Draghi.

Un altro elemento che va tenuto in considerazione è la campagna vaccinale, che sebbene stia acquisendo velocità, non è ancora a un punto tale da consentire il “liberi tutti”; per questo motivo, l’ipotesi delle riaperture non verrà attuata almeno fino a fine aprile.
Per maggio, invece, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha ipotizzato l’apertura dei ristoranti anche la sera: “torneremo con i colori nelle regioni, compreso il giallo. I ristoranti possono aprire da maggio, e a partire da metà mese ipotizziamo una riapertura anche a cena”. 

In attesa del confronto politico, verranno valutate anche le richieste delle associazioni di categoria del mondo del cinema e dello spettacolo, con il ministro della Cultura Dario Franceschini che punta ad un ampliamento della capienza prevista dai protocolli attualmente ferma a 200 persone al chiuso e 400 per gli eventi all’aperto. Cinema, teatri, musei e spettacoli all’aperto potrebbero essere i primi a ripartire, assieme ai ristoranti. 

Fonte: Today.it