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Sono ore calde in quasi tutta l’Italia. Non solo per le temperature d’agosto ma anche per le fiamme che da nord a sud stanno mettendo a dura prova molti territori. Almeno dieci le regioni coinvolte.

Gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato sono stati impegnati nello spegnimento dei numerosi incendi. Sono state 35 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di martedì; di cui 10 dal Lazio, 5 dalla Calabria, 4 dall’Abruzzo, 3 dal Molise, Umbria e Campania, 2 da Sicilia, Sardegna e Basilicata, 1 dalla Liguria.

Paura passata in Versilia, a Pietrasanta dove in località Valdicastello un incendio doloso ha fatto evacuare dieci persone.

Alle porte di Roma, a Capena, decine di persone sono state evacuate per un rogo su 20 ettari, e ieri in 300 sono stati sfollati dalle rive del lago di Martignano per il fumo di un incendio.Le indagini sono in corso.

Fiamme dolose nella Murgia, e in Gallura: stalle e pascoli distrutti, bestiame decimato, ettari di boschi interamente arsi. 

Complessivamente è stato un anno nero per gli incendi che hanno devastato boschi e vegetazione, oltre 120mila ettari ridotti in cenere. A fare i conti di questa catastrofe è l’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea.
I numeri dicono che dal primo gennaio al 14 agosto 2021 sono stati percorsi dal fuoco in Italia 120.166 ettari, un’estensione analoga alla città di Roma; 472 gli incendi di grandi proporzioni, quelli con oltre 30 ettari bruciati. E’ un bollettino di guerra che dal 15 giugno – spiega il Viminale – si è fatto via via più allarmante fino a contare 52.584 interventi dei vigili del fuoco in tre mesi, il 75% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 30.106 interventi.
La cifra del 2021 è quasi identica invece a quella del 2017, altro anno di roghi senza tregua con 52.680 incendi.

Fonte: Il Fatto Quotidiano