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“Un disastro senza precedenti” è così che è stato definito il gigantesco rogo che da quasi tre giorni sta devastando il Montiferru, nell’Oristanese, in Sardegna, riducendo in cenere oltre 20mila ettari di territorio. Alcuni fronti del fuoco, però, nelle ultime ore, sono stati arginati ed è stato possibile iniziare a bonificare le varie aree.

Le fiamme sono partite venerdì scorso, intorno alle 18, lungo la strada provinciale che porta verso Santu Lussurgiu. A innescare il fuoco è stata probabilmente un’auto incendiatasi per un guasto.
Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, le squadre della forestale, i carabinieri e ben quattro elicotteri. Dopo quasi quattro ore di lavoro l’incendio è stato domato. Ma proprio da lì, il fuoco è ripartito l’indomani mattina e in poco tempo, ha raggiunto le grandi superfici boscate di Santu Lussurgiu dove un forte vento caldo ha fatto divampare un gigantesco rogo.
Ad oggi i righi intorno a Cuglieri sono  stati contenuti, ma ne resta qualcuno attivo attorno a Santu Lussurgiu e Suni, anche se la situazione è nettamente migliorata rispetto ai giorni scorsi e l’avanzata del fuoco è stata fermata in più punti.

La Sardegna ha dichiarato lo stato d’emergenza

Nelle ultime ore, una parte delle fiamme è stata domata ed è stato possibile iniziare a bonificare le varie aree colpite.La situazione è in miglioramento a Cuglieri, ma ci sono ancora fuochi attivi attorno a Santu Lussurgiu e Suni.
Per contenere le fiamme sono stati impiegati 9 Canadair e 6 elicotteri, sono arrivati aiuti anche dai mezzi dell’Ue: due della Francia e due della Grecia. ”Difficile prevedere quanto tempo occorrerà per spegnere l’incendio”, dice il responsabile della Protezione civile regionale, Antonio Belloi. Sono in corso le operazioni di bonifica negli altri comuni attraversati dal fuoco nel fine settimana, anche se le condizioni meteo-climatiche stanno incidendo molto e sono tutt’altro che favorevoli all’attività di spegnimento.
Intanto, già si lavora alle indagini che dovranno fare luce su uno dei più grandi disastri ambientali ed economici degli ultimi decenni in Sardegna.
Domenica il presidente della Regione Christan Solinas ha annunciato che chiederà al Governo “un sostegno economico immediato per ristorare i danni e che una quota del PNRR sia subito destinata alla Regione per un grande progetto di riforestazione”. “Non è ancora possibile effettuare una stima dei danni causati dagli incendi – ha detto Solinas – ma si tratta di un disastro senza precedenti”. Secondo la Coldiretti, serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme. L’incendio ha raggiunto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli, ma anche ucciso animali, provocando danni incalcolabili all’agricoltura negli oltre 20mila ettari andati a fuoco.

Fonte: Sky TG24