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Il presidente del Consiglio Mario Draghi avrebbe più volte telefonato, non solo per l’Italia ma anche a nome di tutti i partners europei, agli amministratori delegati delle più importanti aziende farmaceutiche internazionali che producono vaccini.
A confermarlo, come riportato dal Corriere, proprio Palazzo Chigi che ha inoltre aggiunto che è stata una operazione concordata e condivisa tra il capo del governo italiano e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.


Dalle Big Pharma avrebbero risposto che verrà fatto il possibile

Per il vaccino Pfizer è stato sottolineato che la casa farmaceutica ha distribuito anche oltre i quantitativi previsti nei contratti, mentre per AstraZeneca si vedrà se verrà recuperato il ritardo sulle consegne dei vaccini nel primo trimestre del 2021.

Draghi non è stato l’unico ad alzare il telefono. Da Palazzo Chigi fanno sapere che “in queste settimane le grandi aziende farmaceutiche ricevono chiamate un po’ da tutti i governi” e che “non si possono attribuire alle mosse doverose del presidente del Consiglio una valenza salvifica”. Il rischio che vi siano ancora ritardi nelle consegne non è purtroppo sparito, nonostante il mese di aprile, con i suoi 10 milioni di vaccini disponibili, venga visto come decisivo affinché la campagna vaccinale possa dirsi di successo. Come andrà, lo si potrà sapere solo a fine mese, a conti fatti.

Fonte: Corriere