Seleziona una pagina

Per approfondimenti puoi visitare la pagina del Ministero dell’Interno o contatta il numero 064651

Dopo l’approvazione dell’ultimo Dpcm che prevede, tra l’altro, la chiusura dei locali dopo le 18 e lo stop a palestre e attività sportive, la protesta sta andando avanti in tutta Italia.
Tensioni e scontri nelle piazze, da Napoli a Milano a Torino, ma anche a Trieste e Catania per le misure previste dal Governo al fine di limitare il contagio da Covid.

A Milano un gruppo di 28 giovani sono stati accompagnati in Questura a seguito di disordini. Le forze dell’ordine hanno usato lacrimogeni contro i manifestanti che lanciavano pietre e bottiglie davanti alla sede della Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia. Si è registrato anche il ferimento di un poliziotto, colpito da un oggetto davanti alla stazione di Milano. Il corteo, violento e non autorizzato, era partito da corso Buenos Aires.

A Torino un uomo insieme a una ragazza di 17 anni è stato fermato dopo l’incendio di alcuni cassonetti dell’immondizia. Altri due cittadini, di nazionalità egiziana, sono accusati di saccheggio del negozio Gucci di via Roma. Arrestati tre italiani per resistenza al pubblico ufficiale, di cui uno anche per furto aggravato nel negozio Louis Vitton. Si contano una decina di feriti tra le forze dell’ordine a seguito degli sconti nel capoluogo piemontese.

A Napoli le manifestazioni e gli scontri dei giorni scorsi hanno dato il via alla protesta poi sfociata nel resto del Paese. Lunedi sera centinaia di persone si sono riversate in piazza Plebiscito per protestare contro i nuovi provvedimenti anticovid. La manifestazione si è poi spostata all’ingresso della Regione Campania dove i ristoratori e commercianti hanno chiesto le dimissioni immediate del Governatore Vincenzo De Luca.

Intanto al Viminale sale l’allerta per le tensioni sociali che potrebbero continuare a verificarsi sul territorio, anche a causa delle infiltrazioni di ambienti estranei alle categorie interessate dalla protesta: ultras, estremisti di destra, centri sociali, soggetti che vivono di espedienti e piccoli reati utilizzati come manovalanza dalla criminalità organizzata.
Dalle autorità è emerso con fermezza il messaggio che non saranno tollerati eccessi.


Per ulteriori info clicca qui o chiama il 1254