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Dopo le festività pasquali ecco il punto sulla situazione Covid e sulle norme in vigore  in Italia.

Si confermano Regioni rosse il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, la Puglia, l’Emilia-Romagna, la Lombardia, la Toscana, la Calabria e la Campania a causa dell’incidenza superiore a 250 casi per 100 mila abitanti

Confermata la zona arancione per Sicilia, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Liguria e la Provincia autonoma di Bolzano. Tornano in arancione Veneto, Marche e Provincia di Trento.

Scuola e istruzione
Da mercoledì 7 aprile tutte le classi fino alla prima media svolgeranno le lezioni in presenza. La decisione, presa da Palazzo Chigi, non prevede deroghe da parte delle Regioni. Per gli istituti superiori resta confermata la didattica a distanza al 50 per cento (con la possibilità di estenderla fino al 75 per cento).

Visite e spostamenti

In zona rossa permane il divieto di fare visita a parenti e amici, ma è permesso il ricongiungimento con i partner che vivono in un’altra città o provincia.
Rimane la possibilità di recarsi presso la seconda casa purché sia previsto dalla Regione di destinazione. La seconda casa deve essere di proprietà o affittata per un lungo periodo, deve essere vuota e può accogliere solo il nucleo familiare convivente.
Resta l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti. 

In zona arancione ci si può muovere liberamente e senza autocertificazione e si può fare visita, una volta al giorno, ad amici e parenti purché si rimanga nel proprio comune e non si superi il limite di due persone (con figli under 14 al seguito).
Autorizzati gli spostamenti verso le seconde case che seguono le stesse regole degli spostamenti in zona rossa. 

Bar e ristoranti

Per ristoranti e bar in zona rossa e arancione resta solo la possibilità di lavorare con l’asporto e domicilio: dalle 5 alle 18 per i bar e dalle 5 alle 22 per i ristoranti.
È consentita la consumazione negli alberghi e nelle altre attività ricettive per servire i soli clienti alloggiati all’interno.

Negozi
Chiusi in zona rossa i negozi “non essenziali”. Restano aperti le farmacie, i tabaccai, le edicole, i negozi di informatica, di abbigliamento intimo e le profumerie. Saranno ancora chiusi i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici. 

In zona arancione invece tutti i negozi sono aperti.
Nei giorni festivi e prefestivi restano chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali  ad eccezione di farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi, edicole e librerie.
Parrucchieri, barbieri e centri estetici tornano al lavoro.

Sport e attività all’aperto
In zona rossa le attività sportive di base si possono svolgere solo nei pressi della propria abitazione, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri.
Per attività di base si intendono passeggiate,  jogging e brevi tratti in bicicletta.
Chiuse le palestre e i luoghi di sport non agonistico; per le attività agonistiche, ogni struttura deve individuare un numero massimo di ingressi.

In zona arancione le passeggiate, i giri in bicicletta e la corsa possono spaziare su tutto il territorio comunale e possono essere realizzati anche in aree attrezzate e parchi pubblici. Sono consentiti gli sport individuali senza contatto e all’aperto come il tennis e il golf. Restano chiuse le palestre e le piscine.

Questa la linea di condotta decisa dal Governo almeno fino alla fine del mese corrente. Il Decreto Aprile comunque prevede un eventuale allentamento delle misure per il settore della ristorazione qualora l’Indice di Contagio dovesse abbassarsi. 

Fonte: LaRepubblica