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Il primo maggio si è tenuto il concerto dedicato alla festa dei lavoratori, andato in onda in prima serata su Rai3. Tra i vari interventi, quello sicuramente più discusso riguarda il discorso di Fedez e le accuse fatte alle politica e alle dirigenze Rai. 

Nel pomeriggio del primo maggio Fedez aveva già preannunciato ai suoi followers che quella stessa sera avrebbe tenuto un discorso di un certo peso a livello politico e che quest’ultimo sarebbe andato in onda previa approvazione della dirigenza di Rai3, lasciando presupporre un tentativo di censura da parte dei direttori dell’emittente. 

Fedez, nel suo discorso, ha toccato temi molto cari sia al mondo dei lavoratori dello spettacolo sia al mondo LGBTQ+, di cui si è fatto portavoce negli ultimi mesi.

Se per i lavoratori del mondo dello spettacolo ha chiesto al governo quantomeno un programma di tutela da qui ai mesi a venire, per la comunità LGBTQ+ si è schierato apertamente contro alcuni esponenti della Lega, accusandoli in pubblica piazza di omotransfobia e di avere osteggiato la calendarizzazione del DDL Zan in Senato. 

Nello stesso contesto ha rivendicato la libertà di espressione riferendo di alcune pressioni ricevute dalla Rai per edulcorare il testo dell’intervento, definito inopportuno dalla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani.

Ovviamente la risposta della politica non ha tardato ad arrivare, prima fra tutti quella di Salvini che con un post su Facebook ha scritto: “Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così. Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti”. Giorgia Meloni, leader di FdI, dal canto suo bolla il Concertone come “un’occasione persa, in cui si doveva parlare di lavoro e ripartenza”. Invece, sostiene Meloni, “certa sinistra che si straccia le vesti sulla censura ma poi, di fatto, sponsorizza proposte di legge che limitano la libertà d’espressione”. Movimento 5 Stelle e PD hanno espresso il loro totale consenso a quanto sostenuto da Fedez. Anche l’ex premier Giuseppe Conte ha supportato l’artista tramite un suo tweet, per poi proporre di riformare la Rai. “Questo – dice – è il momento giusto per riformare la Rai e sottrarla alle ingerenze della politica. L’intervento più radicale impone di istituire una Fondazione che offra le necessarie garanzie di autorevolezza e pluralismo e diventi l’azionista di riferimento dell’azienda”.

Da parte sua la direzione di Rai3, in una nota, conferma di “non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al Concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista. In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez, notiamo che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli. Le parole realmente dette sono: ‘Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà […] Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa  è una cosa sua”.

Anche l’AD Fabrizio Salvini interviene: “Di certo in Rai non esiste e non deve esistere nessun ‘sistema’ e se qualcuno, parlando in modo non appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso”.

Fonte: Repubblica.it